Storia francese

Robespierre e il regime del terrore

Il rivoluzionario Maximilien Robespierre riuscì a raggiungere il potere nel 1793 in Francia. Il suo governo fu caratterizzato dalla persecuzione sociale e politica venendo denominato “Terrore” per la foga con la quale fece arrestare e giustiziare i cittadini che non si conformavano alle regole da lui volute.

Leggi impopolari e volte al controllo della popolazione

I due più famosi editti emanati dal governo di Robespierre sono: la legge del Pratile e la legge dei sospetti. Entrambe le leggi erano pensate per fermare, arrestare e far giustiziare tutti gli avversari politi o i cittadini che sceglievano di non seguire l’ideologia rivoluzionaria e non avevano partecipato attivamente alla ribellione che aveva portato al governo Robespierre.

I francesi, e soprattutto i parigini, che finirono alla ghigliottina, spesso ingiustamente, durante questo periodo furono migliaia. Tra le vittime, le personalità più famosa a perdere la testa furono la regina Maria Antonietta, Philippe Egalité e Antoine Laurent Lavoisier.

Nonostante la pessima situazione politica, il governo di Robespierre riuscì a strappare numerose vittorie sul fronte estero sia per quanto riguarda i risultati ottenuti dall’esercito sul campo di battaglia, come ad esempio il conflitto svoltosi a Fleurus contro gli alleati della prima coalizione, sia per quanto riguarda il riconoscimento a livello internazionale del proprio potere istituzionale.

Le azioni di Robespierre erano così malvagie che anche i suoi colleghi presso il Comitato di Salute Pubblica iniziarono a preoccuparsi della situazione nel paese e il 27 Luglio 1794 trovarono un accordo con i restanti partiti politici per eliminare il governo del Terrore, ma soprattutto il suo vertice assoluto.

Robespierre tentò di fuggire dalla capitale d’Oltralpe ma fu arrestato e destituito il giorno stesso.