La città di Alessandria fu costruita su volere del grande condottiero Alessandro Magno con il desiderio di dare all’Egitto una nuova, lussuosa e magnifica capitale.
La maggior parte delle opere pubbliche di maggior rilievo fu assegnato alla cura di Tolomeo, geniale ingegnere e astronomo dell’epoca, che lavorò duramente per fare di Alessandria d’Egitto una delle città più spettacolari del mondo antico.
Il Faro di Alessandria fu infatti incluso nelle sette meraviglie del mondo e riuscì a rimanere in funzione fino al 1303. Purtroppo l’edificio fu completamente distrutto vent’anni dopo a causa di un tremendo terremoto che rase al suolo buona parte della città.
Il Faro si stagliava sul Mediterraneo raggiungendo ben 134 metri di altezza guadagnandosi il primato di primo grattacielo mai costruito. La sua luce rendeva sicuro l’arrivo della navi poiché era possibile avvistarlo da be 48 chilometri di distanza.
Tolomeo aveva progettato l’edificio dividendolo in tre livelli separati: la base conteneva gli alloggi del personale e le rampe che consentivano di muovere rapidamente il combustibile necessario a tenere accesa la fiaccola, una torre a base ottagonale e infine la cima del faro, luogo dove si lavorava senza sosta per mantenere in funzione la luce.